Cronache da fine impero : Lettera di operaio collocato in mobilità


Quando succede alla mia età può essere devastante…può cambiarti la vita…una cosa che non auguro a nessuno.

Ti può buttare in un attimo su di una strada o, letteralmente, sotto un ponte.
Ormai sono alcuni anni che mangio pane e precariato…e sono pure invalido civile…avrei diritto.
Però ormai si sa che coi diritti si fa poco, in questi nostri tempi, quasi niente. Il mercato del lavoro è cambiato e guarda, guarda, anche per gli invalidi si è inserita la possibilità del tempo determinato, del contratto a termine…giusto …evviva l’eguaglianza.
Certamente uno si aspetta che a 54 anni sia tutta discesa, che le carte siano già giocate…e senza dubbio qualche cosa l’ho sbagliata anch’io se sono qui senza neanche un asso.
Però io non chiedevo molto, dopo che da artigiano mi son trovato senza più nulla sette anni fa, solo di lavorare e di mantenere la mia famiglia.
Adattati direte voi, l’ho anche fatto sinché ho potuto.
Per capirci la vita non mela sono persa al gioco o in macchine di lusso io lavoravo 14 ore al giorno. Mi è andata male si dice, ma a quel punto io chiedevo solo di lavorare…dignitosamente.
Nelle cooperative, quelle farlocche, quelle che si sono inventati i grandi corrieri per fare il lavoro sporco non c’è dignità…solo insulti e pochi soldi, ma a me andava bene lavoravo.
Adesso, però, non posso più, sono limitato nella capacità di reggere alla fatica… io che spaccavo le montagne.
Possibile che per me non ci sia più niente?
Mi sento scivolare…lentamente, giorno per giorno, sempre più marginale, sempre più fuori del giro.
Senza ammortizzatori perché ho lavorato in cooperativa o a termine…solo, forse la disoccupazione a termini ridotti. Un’elemosina e, sottolineo, forse… ancora non loso…ma son tre mesi che non entra neanche un euro, prima dell’ultimo tempo determinato(otto mesi) erano due anni.
Mia moglie…si sta spaccando dalla fatica e non ci crede più “ Hai 54 anni” dice “ ora che usciamo da questa crisi ne avrai 55/56…chi ti prende più ” io no so cosa risponderle.
Mi vien da dire che non capisco che senso abbia proporsi di allungare la vita lavorativa sino a 300 anni se poi a 50 sei già come morto.
La cosa più brutta e che non sai , esattamente, cosa possa succederti ed hai paura…non mi piace aver paura.










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