È CADUTA LA “REPUBBLICA” DI VELTRONI! - DOPO ANNI E ANNI DI SOSTEGNO INCONDIZIONATO, IL GIORNALE-PARTITO DI EZIO MAURO (INSIEME ALL’”ESPRESSO”) HA MOLLATO WALTERLOO

img1- È CADUTA LA “REPUBBLICA” DI VELTRONI! - DOPO ANNI E ANNI DI SOSTEGNO INCONDIZIONATO, IL GIORNALE-PARTITO DI EZIO MAURO (INSIEME ALL’”ESPRESSO”) HA MOLLATO WALTERLOO E LA SUA ALLEANZA COI DEMOCRISTI DI FIORONI - LARGO FOCHETTI APPOGGIA IL NUOVO ULIVO DI BERSANI E BOMBARDA LA LINEA SCISSIONISTA. SPAZIO ALLA CONTROFFENSIVA DI FRANCESCHINI E MARINI, TITOLI COME “MONTA LA RABBIA CONTRO WALTER” E OGGI IN PRIMA UFFICIALIZZATA L’ACCUSA PIÙ GRAVE: FARE IL GIOCO DEL NEMICO - 2- IL RETROSCENA DI BEI SPARATO SOTTO L’APERTURA: “IL CAVALIERE BRINDA ALLE LITI PD: È ARRIVATO IL SOCCORSO ROSSO” - NELLA RUBRICA DELLA LONGO LA CONTESTAZIONE DEI MILITANTI SUL SITO DELL’EX VELTRONIANA SERRACCHIANI: “IL WALTER? FRANCAMENTE NON SE NE PUÒ PIÙ”. (QUANDO MAURO AL TG3 DIEDE IL BENSERVITO AL RITORNO DI WALTER-EGO) - 3- LA MOSSA DEL CAI-NANO PER SOPRAVVIVERE: MENO FINI, PIÙ CASINI! RAFFAELE FITTO (CALDEGGIATO DA GIANNI LETTA) VA ALLO SVILUPPO ECONOMICO, LIBERANDO COSÌ IL MINISTERO DEGLI AFFARI REGIONALI PER UN ESPONENTE DI TOTÒ ‘VASA VASA’ CUFFARO

1- DAGOREPORT - C'ERA UNA VOLTA LA "REPUBBLICA" DI VELTRONI: IL QUOTIDIANO DI EZIO MAURO STA CON BERSANI E BOMBARDA OGNI GIORNO IL DUPLEX WALTERLOO/FIORONI

L'antipasto di quello che sta accadendo questi giorni lo si è avuto la sera del 6 settembre. In piena bufera finiana, il Tg3 delle 19 di quella domenica sera intervista Walter Veltroni, già in tournee mediatica in vista della promozione della nuova corrente (e del nuovo libro).
ROBERTO SAVIANO EZIO MAUROVELTRONI BY BENNY
Ai microfoni del tg di Bianca Berlinguer, Walterloo apre le porte al governo di transizione dopo lo strappo di Gianfry e, parlando del Pd, lancia quello che sarà il messaggio chiave della minaccia scissionista in duplex con Fioroni: "Credo che il Pd debba coltivare la sua ambizione originaria".
Al rientro in studio, il conduttore Giuliano Giubilei ha in collegamento video il direttore di "Repubblica" Ezio Mauro, al quale chiede conto delle divisioni che, seppure ancora in maniera soft, colpiscono il centrosinistra: "Mauro, parliamo dell'opposizione: ha di fronte la crisi della maggioranza ma non riesce ad approfittarne, sono divisi un po' su tutto, come ne escono?".
EUGENIO SCALFARI EZIO MAUROVELTRONI E I SUOI OCCHIALI
A quel punto il comandante in capo di Largo Fochetti, servito con un perfetto assist per mandare in gol il ritorno di Veltroni, molla in diretta tv l'ex pupillo della tessera n.1 De Benedetti e sposa in pieno la linea Bersani (che tra l'altro ha contribuito a creare con l'intervento agostano sul "Nuovo Ulivo" lanciato dal segretario Pd proprio dalle colonne di "Repubblica"): "Diciamo che per un mese è sembrato che anche la dialettica maggioranza-opposizione avvenisse tutta dentro il recinto del centrodestra. Mi pare che adesso invece il Pd abbia battuto un colpo con Bersani". Pietra tombale su Waterloo, neanche citato.
VINCINO VELTRONI FINI SETT
E così, quando l'ex sindaco di Roma insieme ai democristiani di Fioroni ha scagliato il documento dei 75 contro Culatello-Bersani, il quotidiano di riferimento del centrosinistra non ha avuto dubbi su chi appoggiare, e lo si è capito dal tenore degli articoli. Proprio su "Repubblica" ha trovato spazio la controffensiva degli ex popolari rimasti con Bersani con le interviste a Franceschini ("Un errore spaccarci adesso, basta col virus autodistruttivo") e Marini ("Walter usa toni da fariseo. Stop subito o ci prendono per pazzi"), rintuzzate da Gentiloni ("Reazioni staliniste al documento").
Ieri un altro articolo dal titolo significativo: "Monta la rabbia contro Walter: ‘Vuol fare lui il papa straniero'". Ma oggi è il giorno del pezzo che fa più male: l'accusa di fare il gioco del nemico ufficializzata con lancio in prima pagina. Il retroscena è firmato da Francesco Bei, il giornalista che segue Berlusconi e tutti i movimenti di Palazzo Grazioli: "E il premier disse: c'è il soccorso rosso", "Il Cavaliere brinda alle liti Pd".
VELTRONI, DALEMA, BERSANI
All'interno, i virgolettati di Silvio sono ancora più espliciti: "Ero sicuro di poter vincere le elezioni anche prima, ma adesso... meno male che è arrivato il soccorso rosso". Come se non bastasse, nelle pagine dedicate al Pd trova spazio anche l'appello buonista di Enrico Letta che chiede ai dissidenti di fare marcia indietro ("di deporre le armi, in pratica", chiosa l'intervistatore Umberto Rosso) e, soprattutto, la rubrica quotidiana di Alessandra Longo che, partendo dai messaggi web sul sito della creatura veltroniana Debora Serracchiani, demolisce la sortita di Walter-Ego.

2- IL CAVALIERE BRINDA ALLE DIVISIONI PD: "E' ARRIVATO IL SOCCORSO ROSSO" - RAFFAELE FITTO (CALDEGGIATO DA GIANNI LETTA) ALLO SVILUPPO ECONOMICO, LIBERANDO COSÌ IL MINISTERO DEGLI AFFARI REGIONALI PER UN ESPONENTE CUFFARIANO
Francesco Bei per "La Repubblica"


Il fragile armistizio tra Berlusconi e Fini, quel filo di trattativa intorno a uno scudo antiprocessi per il premier, appare già compromesso. I toni del Cavaliere si fanno di nuovo accesi. Le contromisure dei finiani - esposti contro Mediaset, mozioni contro Minzolini e Masi - sono all'altezza della sfida.
Ma c'è qualcosa che in questi giorni fa tornare il sorriso a Berlusconi. Qualcosa che rende meno rischioso immaginare, come gli chiedono i leghisti, di tornare al voto in primavera. Quel "qualcosa" è lo stato in cui si trova l'opposizione e in primo luogo il Partito democratico.
BERLUSCONI VELTRONI ZAVOLIWALTER VELTRONI GOFFREDO BETTINI
Venerdì è stata giornata di incontri per il premier a palazzo Grazioli, sono sfilati prima Angelino Alfano e Michela Vittoria Brambilla, poi i dissidenti toscani del Pdl che ce l'hanno con Verdini. A tutti il Cavaliere è apparso rilassato, a tratti persino divertito via via che Paolo Bonaiuti gli segnalava le agenzie sullo scontro interno al Pd. "Guarda - ha confessato ridendo a un ministro - mi sono dovuto stropicciare gli occhi perché non credevo a quello che stavo leggendo: sembrava una fiction!".
Berlusconi, racconta l'interlocutore, quasi non si capacitava di poter leggere, la prima volta dopo un'estate di "polemiche dissennate" dentro il Pdl, qualcosa che finalmente riguardasse anche i suoi avversari. "Ero sicuro di poter vincere le elezioni anche prima, ma adesso... meno male che è arrivato il soccorso rosso".
VELTRONI
L'ironia del Cavaliere è indice dell'ottimismo con il quale palazzo Chigi inizia a guardare all'appuntamento del 29 settembre, data del dibattito parlamentare sul discorso di Berlusconi (coincidente con il suo 74esimo compleanno).
Maurizio Gasparri confida di essersi rivolto ad alcuni "autorevolissimi senatori del Pd" per farsi spiegare cosa stesse succedendo in casa loro: "Ormai la politica c'entra poco, sono solo risentimenti personali, mi hanno risposto. Loro c'hanno Veltroni, noi c'abbiamo Fini... i meccanismi sono gli stessi".
VELTRONI L'AFRICANO
L'operazione del nuovo gruppo di siciliani che usciranno dall'Udc è a buon punto, tanto che il premier ieri non si è fatto alcun problema a pubblicizzarla dal palco de la Destra a Taormina. Così come è allo studio un mini-rimpasto per far posto al governo alla nuova componente centrista. Nulla è ancora stabilito, ma l'idea sarebbe quella di promuovere il pugliese Raffaele Fitto (caldeggiato da Gianni Letta) allo Sviluppo Economico, liberando così il ministero degli Affari regionali per un esponente cuffariano.
VELTRONI OMBRA
Il progetto, spiega chi in queste ore se ne sta occupando da vicino, è molto avanzato, anche se è destinato a entrare nella fase operativa solo dopo il dibattito del 29 settembre. In fondo Fitto, nello spolpamento del ministero seguito alle dimissioni di Scajola, ha già ottenuto una parte cospicua. Tramite la formula del cosiddetto "avvaliamento", palazzo Chigi si è preso da via Veneto ("se ne avvale") il Dipartimento per le politiche dello Sviluppo e lo ha, a sua volta, girato al ministro Fitto. Così come è sempre Fitto, in questi giorni, a preparare il "Piano Berlusconi" per il Sud. Senza contare che su di lui, a differenza di Paolo Romani, non gravano ombre di conflitto di interessi televisivo.
Se il Cavaliere può sperare di giocare la partita nazionale su un terreno meno accidentato, grazie anche alle divisioni interne al Pd e all'Udc, è invece in giro per l'Italia che il Pdl gli sta dando i grattacapi peggiori. Non c'è solo la situazione pirandelliana della Sicilia, dove il Pdl ormai ha partorito tre gruppi: finiani, berlusconiani e seguaci di Micciché. La concorrenza di Futuro e Libertà inizia a farsi sentire ovunque, a partire dalle regioni rosse fino al Veneto e alla Puglia.
BERLUSCONI MENTANA OCCHETTO
Ieri due consiglieri regionali Pdl delle Marche sono passati con Fini, mentre martedì in Toscana nasceranno simultaneamente gruppi consiliari Fli a Firenze, Prato, Pistoia, Siena, Arezzo, e nei consigli provinciali di Grosseto, Lucca e Pistoia. Nel Pdl toscano è iniziata la resa dei conti. Un gruppo di parlamentari ha chiesto conto a Berlusconi della gestione "dittatoriale" di Denis Verdini.
VELTRONI-PASOLINI-ADORNATO - ANNI 70DEBORA SERRACCHIANIRAFFAELE FITTO
Due giorni fa si sono presentati a palazzo Grazioli Paolo Amato, Massimo Baldini, Deborah Bergamini, Alessio Bonciani e Roberto Tortoli per esporre al capo "la grande preoccupazione" per lo stato in cui versa il partito. "Per noi berlusconiani della prima ora - protestano - vedere questo scempio non è più tollerabile. Il Pdl in Toscana arretra a ogni elezione, la Lega va avanti. E adesso c'è anche la concorrenza degli uomini di Fini". Il Cavaliere, stando a quanto raccontano, avrebbe promesso loro un nuovo incontro a breve: "Datemi tempo fino al voto di settembre e poi rimetterò mano al partito anche nella vostra regione".

3- "IL WALTER? FRANCAMENTE NON SE NE PUÒ PIÙ"
Alessandra Longo per "La Repubblica"


Cara Debora bisogna dire a Walter che la smetta di rompere i c.... Sorpresa: non è un militante Pd di scuola dalemiana a scrivere la sua letterina sul sito della Serracchiani, bensì un estimatore dell´eurodeputata, notoriamente creatura veltron-franceschiniana. La sortita dell´ex segretario produce disagio nel quartier generale di Debora che pure certo non gli è avverso.
BERLUSCUNO RUTELLIVELTRONI E D'ALEMA CALCIATORI
Domanda diretta: «A che cosa servono le primarie se poi certi personaggi non accettano quello che si è votato?» Oppure riflessioni con ambizioni politologiche: «Gli errori di Veltroni? Ve li dico io, sono due. Si è dimesso da segretario e dice adesso cose che poteva benissimo dire un anno fa». Anche mail scorbutiche o semplicemente esasperate: «Il Walter? Francamente non se ne può più».

[19-09-2010]


Fonte : (Dagospia.com)







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