Da Bretton Wood a Regan e poi giù per arrivare a Bush Jr


Quando il secondo conflitto mondiale era ormai nelle sue fasi conclusive a Bretton Woods quaranta nazioni si riunirono per stabilire la politica monetaria per la ripresa economica.Fmi
Fino alla metà degli anni settanta tali accordi hanno generato una miglioria dell’economia ed un tasso di crescita senza pari, che hanno garantito un innalzamento del tenore di vita della classe media e del lavoratore dipendente. Ma fu proprio in quegli anni che iniziò le sue attività la new economy basata su di un liberismo che limita gli interventi dello stato sulla vita economica delle nazioni.
Il liberismo applicato alle nazioni stesse non ha garantito tassi di crescita pari a quelli raggiunti con un controllo da parte degli stati sull’economia.
Anzi. Ha aumentato i tassi di disoccupazione e le delocalizzazioni.
Le delocalizzazioni sono state applicate gradualmente dalla metà degli anni settanta ed hanno contribuito a stabilire delle forme di contrattazione anomale che vedono le categorie dipendenti e quelle in cerca di lavoro sotto scacco ed evidentemente ricattate.
Le cose sono semplici o accetti determinate regole che limitano le tue possibilità contrattuali o che addirittura intaccano il tuo tenore di vita o le sedi produttive verranno irrimediabilmente delocalizate e spostate in paesi dove regole e condizioni sociali garantiscono costi di lavoro e produzione molto più bassi.
Il liberismo applicato all’economia ha prodotto una serie di realtà inimmaginabili soltanto trent’anni fa. Eppure non sempre un controllo dello stato su attività produttive di tipo industriale ha trasformato in calderoni improduttivi tali aziende.
Normalmente viene detto che privato è meglio ma non è così.
I grandi scandali di Ennron e Parmalat ne sono un esempio.
Statisticamente non è dimostrato che la gestione pubblica delle aziende determini un’improduttività od una scarsità di servizi.
La corruzione e l’avidità sembrano realtà annidate nell’uomo più che nelle istituzioni e con l’uomo vengono innestate nelle attività che l’uomo porta avanti.
Pubbliche o private che siano.
Il trucco sta nell’individuare tali cellule impazzite ed eliminarle.
L’FMI è uno degli organismi cardine del liberismo ed è anche la causa delle più recenti riforme previdenziali attuate in Europa ed in Italia eppure, nella crisi finanziaria del sud-est asiatico accaduta nel ’97, furono proprio quelle nazioni che non si allinearono alle direttive di quest’ente quelle che per prime risalirono la china.
L’economia moderna è improntata su di uno sfruttamento delle risorse pubbliche a discapito dei più deboli ed in favore delle grandi aziende.
Quando si parla di aziende troppo grandi per fallire (che irrimediabilmente lo stato deve sostenere), noi si parla di aziende troppo grandi in generale.
Non possono esistere realtà economiche che sfuggano alle leggi dell’economia e non dovrebbero esistere sussidi atti a finanziare aziende in perdita al punto da tralasciare la realtà sociale ed i suoi bisogni.
La crisi del 2008 ne è l’esempio.
Le banche in declino videro affluire nelle proprie casse milioni di dollari che si sarebbe potuto utilizzare per quei milioni di individui che non erano più in grado di pagare il mutuo e si vedevano privati delle case dai pignoramenti.
La gente perdeva la casa ma lo stato finanziava le aziende responsabili della crisi.
E’ ovvio a questo punto pensare che una certa pianificazione dell’economia non porti i disagi che invece garantiscono le politiche liberiste.
Quando Pinochet prese il posto di Salvador Allende grazie al colpo di stato appoggiato dagli Stati Uniti finì per creare nel bilancio pubblico un deficit maggiore di quello che sarebbe stato se Salvador Allende avesse potuto portare avanti le sue politiche anti liberiste.
Lo stato non può limitarsi a sostenere quelle aziende che a causa di gestioni corrotte e di scelte improduttive o dannose hanno poi bisogno di liquidità per non chiudere. Lo stato deve regolamentare tali gestioni e pretendere una trasparenza gestionale tale da produrre aziende moderne e socialmente garanti di un benessere diffuso.

Questo Articolo e stato scritto da Abewayer il suo blog e Ultima Visione

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